Ho convintamente votato a favore della risoluzione del PE sull’accesso al credito per le PMI e rafforzamento della diversità del finanziamento alle PMI nell’Unione dei mercati dei capitali, perché ritengo che le microimprese e le PMI e le imprese a media capitalizzazione costituiscano il perno dell’economia europea, particolarmente in Italia, in termini di crescita e occupazione. Tuttavia, non esiste una definizione unica e specifica di PMI, inoltre esse costituiscono un mondo molto variegato basato su modelli d’impresa che affrontano problemi diversi, con conseguenti esigenze finanziarie differenti. Nell’UE il finanziamento delle PMI poggia per il 77% sul credito bancario, una percentuale molto elevata, per le microimprese esso costituisce ancora oggi l’unica fonte di accesso possibile al credito. In considerazione di ciò si ritiene fondamentale, in fase di revisione della CRD4, il mantenimento del fattore di sostegno alle PMI, introdotto per salvaguardare l’accesso al credito. Nel contempo ritengo necessario diversificare e migliorare le possibilità di finanziamento pubblico e privato proposte alle PMI durante tutto il ciclo di vita secondo un approccio strategico di lungo termine. Le PMI devono essere incoraggiate ad avere una visione europea e a considerare l’UE come loro campo di azione. Gli Stati membri devono ridurre le barriere amministrative.