
Ho votato a favore della risoluzione del Parlamento Europeo sui diritti umani e la migrazione nei paesi terzi perché ne condivido l’impianto e il contento, e mi unisco all’invito rivolto agli Stati membri di fare di più in termini di solidarietà e accoglienza. Sono d’accordo con l’analisi fatta sulle cause del fenomeno migratorio, un fenomeno duraturo che continuerà finché non saremo in grado di assicurare una vita felice e dignitosa in determinate realtà nel mondo. E condivido ancor di più il richiamo a garantire il rispetto dei diritti umani e la dignità dei trattamenti per i migranti che giungono sulle nostre coste, applicando appieno le convenzioni internazionali e garantendo soprattutto la sicurezza dei bambini. Vi è ancora infatti in alcuni Stati, anche UE, una criminalizzazione del fenomeno migratorio che si accompagna a un uso spregiudicato della forza e a condotte disumane nei confronti dei richiedenti asilo e dei rifugiati, e che l’UE non può più tollerare. Importante inoltre il richiamo specifico alla condizione delle donne, che hanno maggiori difficoltà ad integrarsi nella società ospitante: è importante quindi prevedere politiche di formazione professionale, linguistica e sociale per permettere alle donne migranti di trovare subito un lavoro.