Ho votato a favore della risoluzione del PE concernente l’accordo interistituzionale sul Regolamento sui Fondi comuni monetari perché ritengo questa nuova normativa uno degli ultimi tasselli con il quale si completa il progetto di riforma della legislazione europea in materia finanziaria in reazione alla crisi del 2007-2008, con l’obiettivo prioritario di contribuire a stabilizzare il sistema finanziario europeo. Ci sono voluti ben quattro anni dalla iniziale proposta della CE per raggiungere l’accordo, considerata la distanza fra il PE, che ancora una volta si è contraddistinto per la tenacia nel voler arrivare ad una legislazione di piu ampio respiro rispetto anche alla iniziale proposta legislativa della CE, e il Consiglio. Pur in ritardo rispetto agli Stati Uniti, e ben lontani da una regolamentazione complessiva dell'ampio settore dello shadow banking, vero vulnus per la stabilità finanziaria, sicuramente è un passo in avanti e rappresenta una tappa importante per regolamentare una parte cospicua dello shadow banking nell’UE. Il compromesso raggiunto rappresenta un equilibrio accettabile perché ad un tempo i Fondi monetari possono continuare a giocare un ruolo importante, provvedendo alle necessità di fondi a breve termine in particolare per le PMI e assicurare la diversificazione dei portafogli d’investimento per gli investitori.