- Ho votato a favore della risoluzione sulla digitalizzazione dell'industria europea perché la tecnologia dell’informazione e della comunicazione (TIC) occupa attualmente sei milioni di persone nell’UE e il 40 % dei lavoratori europei ha competenze informatiche insufficienti e registra difficoltà nell'apprendimento permanente. La digitalizzazione dell’industria senza dubbio grandi sfide e opportunità, sia in termini di creazione che di perdita di posti di lavoro e nell'organizzazione del lavoro, nondimeno esige risposte mirate da parte della Commissione e degli Stati membri, in consultazione con le parti sociali, per quanto riguarda le politiche del lavoro, sociali, dell'istruzione e fiscali, la valorizzazione della contrattazione collettiva, nonché l'offerta di infrastrutture moderne. Pertanto, auspico che nell’attuazione essa sia comprensiva di una dimensione sociale, che tenga conto di competenze, istruzione e innovazione sociale, in modo tale da contribuire a migliorare le condizioni di lavoro ed essere inclusiva nel contempo, cercando di colmare l’ampia disparità di genere esistente in termini di occupazione e formazione nel settore delle TIC, con forti implicazioni negative per l'uguaglianza nel mercato del lavoro tenendo conto del necessario adeguamento dei sistemi di istruzione e di formazione in modo tale da essere regolati e ulteriormente rafforzati per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro digitale.