- Ho sostenuto fortemente la raccomandazione concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica del Cile sul commercio di prodotti biologici perché ritengo che questo tipo di accordi commerciali permetta da un lato di dare ai nostri cittadini una maggiore scelta di prodotti biologici, dunque di alta qualità, sulle proprie tavole e dall’altro dia l’opportunità di stabilire delle regole precise in materia di standard qualitativi, controlli e etichette e protezione delle IG applicabili nei rapporti bilaterali con paesi terzi. L’accordo col Cile infatti permette un riconoscimento automatico degli standard europei secondo un regime di equivalenza, che potrà essere sospeso qualora i controlli e le valutazioni successive mostrino discrepanze nella qualità e nel livello delle norme e dei processi di produzione tali da impedire la comparazione con i nostri standard. L’estensione di tale approccio ad altri paesi della regione, in un momento di ripresa dei negoziati commerciali con il Sud America, gioverà notevolmente al settore europeo dell’agricoltura biologica. In questo contesto, sarà importate il ruolo svolto dal Comitato Misto UE-Cile. Questa risoluzione dimostra l’attenzione dell’UE per l’agricoltura biologica, già sostenuta dalla PAC, e permette di rafforzare i rapporti tra le due parti.